domenica 21 dicembre 2008

Il benessere dei giovani/ 2

Pietro Ichino, giuslavorista e ora senatore del PD, sta presiedendo la scrittura di una bozza di legge per introdurre la flexicurity. Si rivedrebbe l'ingresso dei lavoratori sul mercato e la stabilità del loro posto.

La bozza prevede un ingresso più facile sul posto di lavoro per via di 6 mesi di prova iniziali e una stabilità crescente nel corso degli anni. Se questa proposta di riforma attenta al totem del posto fisso come lo abbia sempre immaginato in Italia, introduce novità sul fronte degli ammortizzatori sociali: a chi è licenziato per motivi economici, tecnici e organizzativi (per ciò che riguarda i motivi disciplinari rimangono ferme le garanzie dello statuto dei lavoratori) viene garantito un reddito di un ammontare proporzionale alla sua anzianità per due anni.

Se vengono fatte delle concessioni sulla possibilità di licenziare vengono date delle degne contropartite, alla luce siprattutto delle esigenze e delle situazioni in cui si trovano i giovani lavoratori: possibilità di rinserirsi nel mondo del lavoro dopo un periodo di formazione presso la stessa azienda e soprattutto un'indennità di disoccupazione per tutti, non solo a chi viene da una grande azienda.

Credo che questo sia un progetto per cui valga la pena spendersi, fatta da persone competenti con la sacrosanta attenzione al futuro e al benessere di tutti, in particolare a chi vive situazioni ora più sofferenti, i giovani. Un progetto per cui valga la pena "fare politica".

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