martedì 28 ottobre 2008

I nostri prof.

Durante questi giorni di protesta si parla tantissimo dei tagli ai fondi dell'università, tanto del rischio di privatizzazione degli atenei, ma poco della bravura dei nostri professori e di come vengono assunti.
Stamattina sul Corriere della Sera, Francesco Giavazzi entra duramente sulla questione con un editoriale.
Giavazzi sottolinea che "nei prossimi mesi si svolgeranno nuovi concorsi per 2.000 posti di ricercatore e 4.000 posti di professore ordinario e associato, ai quali seguiranno, entro breve, altri 1.000 posti di ricercatore. In tutto 7.000 posti, più del dieci per cento dei docenti oggi di ruolo.".

E ancora:"E' assolutamente inutile che un giovane ricercatore che consegue il dottorato a Chicago o a Heidelberg faccia domanda: di ciascun concorso già si conosce il vincitore. I 3.000 concorsi per ricercatore assicureranno un posto a vita ad altrettanti dottorandi che lamentano la loro condizione di precari. In tutte le università del mondo ad un certo punto si ottiene un posto a vita, ma ciò avviene solo dopo aver dimostrato ripetutamente di saper conseguire risultati nella ricerca.[...]Gli studenti ignorano tutto ciò e sembrano non capire l'importanza di meccanismi di selezione rigorosi, in assenza dei quali le università che frequentano vendono favole. In quanto ai professori, buoni, buoni, zitti, zitti. Se questi concorsi andranno in porto ogni discussione sulla riforma dell'università sarà d'ora in poi vana: per dieci anni non ci sarà più posto per nessuno e ai nostri studenti migliori non rimarrà altra via che l'emigrazione."

Altro scandalo della nostra università sono le cosiddette "lauree sprint". Rizzo e Stella hanno svelato qualcosa al riguardo(è interessante leggerlo ma fa venire il sangue amaro).

venerdì 24 ottobre 2008

Riflessioni su Tagli e Riforme

Visto che anche i professori, i presidi e i rettori stanno partecipando alla protesta, vediamo che ne pensano: alcune idee degli "atenei virtuosi" e una proposta di tagli più ragionati, fatta dal rettore dell'Istituto italiano di Scienze umane.

mercoledì 22 ottobre 2008

Riflessioni amare

Stamattina mi sono svegliato tardi e, mentre facevo colazione, ascoltavo la radio e guardavo la televisione. Proprio in TV sia il contenitore di Rai1 che di Canale5 si occupavano delle proteste delle scuole e delle università. Mentre sulla Rai c'era una specie di contraddittorio tra Cicchitto e Franceschini, su Mediaset ce l'hanno suonate di santa ragione. Prima Paolo Del Debbio, sondaggista "on the road", affermava che il 70% degli sciperanti non sa perchè protesta e sciopera, subito dopo Filippo Facci ci diceva come fosse meglio stare a casa invece che andare in piazza. Tutto questo mentre scorrevano i titoli, non troppo morbidi di Libero e Il Giornale.

Quello che ho capito dopo aver spento la televisione è che il tipo di proteste messe in atto tra scuola e università, per delle rivendicazioni sacrosante, si sta rivelando controproducente (vedi scontri di ieri a Milano alla stazione Cadorna). Se vogliamo protestare in maniera efficace, dobbiamo tener presente che gli italiani si faranno un'idea di noi attraverso la tv e c'è il rischio di titoli di giornale come questi: I prof: «Scioperate o vi bocciamo».

E' il momento di aguzzare l'ingegno e trovare un modo efficace di comunicare le nostre motivazioni.

venerdì 17 ottobre 2008

Legge 133? No, grazie

Mala tempora currunt per l'università italiana, anche la mia facoltà si mobilita.

lunedì 13 ottobre 2008

Tagli e Scuola

Sto cercando di farmi un'idea sul "Decreto Gelmini" e sui tagli di bilancio della Scuola Italiana. Su lavoce.info ho trovato questo articolo: si dà una spiegazione al perchè dei tagli, peso degli stipendi e rapporto numerico docente/ alunni, ma si lamenta la mancanza grave di un progetto educativo. Se dimunuiscono le ore, quale materia sarà sacrificata? Cosa vogliamo che studino i ragazzi? Non si sa.
La mia riflessione, come quella di molti altri, è che si fa passare con il termine altisonante di Riforma qualcosa che non lo è, cioè dei semplici tagli di bilancio.

P.s.: leggete anche i commenti all'articolo, sono interessanti.

martedì 7 ottobre 2008

Cosa sto ascoltando/ Odp

Sono entrato in fissa con alcune canzoni degli OfflagaDiscoPax, gruppo emiliano. Racconti più che canzoni, con riferimenti guerra fredda tipo i CCCP, testi spesso nosense e musiche elettroniche o per meglio dire "sintetiche".
Questo è il video di "Robespierre":



Sulla loro pagina di myspace c'è anche il video di "Ventrale", se andate approfittatene per ascoltare "Tono Metallico Standard".

Meglio insieme

Riguardo a come salvare banche e fondi d'investimento europei dalla crisi mi trovo eccezionalmetne d'accordo con Berlusconi. Ieri a colloquio con la Merkel ha ribadito la necessità di un Fondo Comune Europeo, "un ombrello" come lo ha chiamato più volte. Per ora non se ne fa nulla, ogni paese agirà singolarmente all'interno di un "metodo comune".
Chi, giustamente, bacchetta questa disunione è Bill Emmott(un inglese!), secondo il quale questo metodo nazionale costerà un bel pò.

lunedì 6 ottobre 2008

La qualità della democrazia

L'intervista di Veltroni di otto giorni fa, in cui paragonava Berlusconi a Putin, ha scatenato dibattiti e polemiche. Il paragone è pesante ma sicuramente parlare di qualità della democrazia è un dovere per chi guida un grande partito. Con questi discorsi non si vincono certo le elezioni ma mi rassicurano molto.
Fermo restando che bisogna assicurare governabilità, non si può avere una democrazia senza Parlamento, di cui non sento più parlare sui media dove regnano i ministri, vere e proprie star, tant'è che Brunetta ha anche un programma radiofonico "Brunetta della Domenica".

venerdì 3 ottobre 2008

Tifosi e informazione- La bufala campana

Questo è il nome di un servizio di vero giornalismo realizzato da Enzo Cappucci per RaiNews24 sui fatti accaduti il 31 agosto scorso, quando i tifosi del Napoli che si stavano recando a Roma per la partita avrebbero devastato la stazione Centrale e la stazione Termini, prendendo in ostaggio i passeggeri di un intercity e arrecando 500mila euro di danni a quel treno, come denunciato da Trenitalia. Il servizio sottolinea magistralmente come si sia gonfiata artificialmente una notizia, arrivando a parlare di "assalto", "sequestro" e "devastazione".

Il servizio è diviso in due filmati, dura in tutto una ventina di minuti.