Mentre si discute di sussidi all'industria automobilistica e gli stati comprano parti di banche, la Banca Centrale Europea, nel suo bollettino mensile, si è ricordata di chi, alla fine, pagherà il conto salato ma non ha voce in capitolo, le generazioni future:
"Nel complesso i provvedimenti straordinari decisi sinora comportano oneri considerevoli per le finanze pubbliche in numerosi paesi dell’area dell’euro. Se non saranno riassorbiti a tempo debito, peseranno in modo particolarmente negativo sulle nuove generazioni e su quelle future. È quindi indispensabile ristabilire quanto prima un impegno credibile a favore degli obiettivi di bilancio a medio termine."
venerdì 23 gennaio 2009
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