lunedì 23 marzo 2009

L'amore ai tempi dell'antipolitica /8

"Non sappiamo più selezionare una valida classe dirigente. Pensiamola come vogliamo ma parrocchie e cellule erano una scuola di formazione severa, attenta, efficace. Oggi, quando ascolto un giovane che si presenta con la formula magica del votatemi perchè sono estraneo a tutto, rimango molto perplesso. E' il vuoto."

Romano Prodi al Corriere della Sera, 6-3-2009


"Manca qualcuno che abbia una visione. Ai giovani non si può parlare solo dei problemi di bustepaga e pensioni. Bisogna dirlgi dove vogliamo far andare il Paese."

Andrea Riccardi al Magazine, 19-3-2009

2 commenti:

Darkrose ha detto...

beh devo dire che condivido vivamente cosa ha detto Romano Prodi
E' vero io anche trovo assurdo quella persona ke vuole farsi votare perchè dice di essere differente dagli altri o meglio cercano di dire "stronzate" (pardon il termine) del tipo "io sono/faccio tutto quello che gli altri nn sono/fanno" ...oppure "nn credo a nulla in quello che gli altri fanno", io a questo punto mi chiedo..."ma ci sei o ci fai?", insomma è impossibbile essere completamente diversi dall'altro se hai dei buoni ideali.
E sostanzialmente se una persona vuole lottare in Politica deve avere per forza degli ideali che si avvicinano ai propi precedessori sia se si tratta di di stessi partiti politici o di partiti di opposizione.
Una persona che fa o dice questo per me in realtà non ha nessun valore di ideale...e sopratutto, non sa cosa significhi essere una persona Diplomatica...non solo nella politica, ma nella Vita.
Oggi tutti abbiamo degli ideali che si ispirano al pensiero di qualcuno.. anche se non lo si conosce questo qualcuno oppure non si sa niente di politica.

Ado ha detto...

Prodi e Riccardi sottolineano la preoccupazione per un certo atteggiamento di usare partiti, e quindi ideali, pe ril solo fine di arrivare ad una carica pubblica qualunque. Gli ideali non sono lo strumento più per il bene comune ma solo per il conseguimento di un lavoro.
La "visione" di cui parlano è quella del lungo periodo; lavorare su una politica pubblica pensando più a lungo del proprio mandato.