giovedì 5 marzo 2009

Un pò di ricambio

...nel mondo dell'università non guasterebbe. Ieri, al mio ritorno a lezione, ho avuto la piacevole sorpresa di un professore non over 50, disponibile, interessante che usa la mail per inviare materiale ai suoi studenti, che ha preso temporaneamente il posto di un altra prof, in aspettativa credo. E' giunto il momento che coloro che hanno fatto per anni stancamente il loro lavoro lascino spazio a qualcuno di più energico, soprattutto nell'ambito accademico.

Piacevole sorpresa il tg di La7(alle 12e30 e alle 20): manifestazione CGIL, Sudan, Cina, contrasto delle organizzazioni che trasportano clandestini, raccomandazioni sulla clonazione di bancomat e carte di credito. Notizie asciutte senza alcun panino di poltici che commentano il GF.

Ho comprato il primo numero della nuova rivista de Il Mulino, seguiranno commenti.

2 commenti:

Darkrose ha detto...

ciao...oggi con questo tuo post hai toccato il tasto dell'istruzione universitaria....e io ne avrei cose da dire a riguardo.
Vedo che da unversità a università le cose nn cambiano...i prof a vecchio stampo ci sono sempre, sopratutto quelli che ancora nn conoscono internet, ma sopratutto prof. che quando vai a fare l'esame nn sai ancora quale sarà la modalità, o magari fanno di tutto per renderti un esame più difficile possibile, ke amori di prof....la cosa bella e che poi si lamentano di fare le stragi....
Infatti le proprie energie molti docenti le sprecano purtroppo a fare questo, mentre quando vai a lezione può capitare ke ti addormenti, perchè nn ti stimolano alla disciplina, e sopratutto preferisci studiare da autodidatta, che andare ad ascoltare loro...
Però fortunatamente, nella mia carriera universitaria ne ho incotrati di Prof validi, che se andavi a lezione, ne uscivi solo a bocca aperta per le meraviglie che avevi appena scoperto ...anche se ad Economia (poichè studio codesta facoltà)può sembrare assurdo, ma nn lo è...perchè ci sono docenti che attraverso le loro spiegazioni ti fanno toccare e capire con mano la realtà e tutto quello che ti circonda (ovviamente del mondo Economico-Aziendale).
A mio avviso, comunque nn centra se il docente abbia + o meno esperienza...ma conta la passione, e sopratutto il saper esternalizzare le propie conoscenze a terzi...e ciò non è da tutti, e secondo me questo manca nelle nostre università, docenti che abbiano passione in ciò che fanno, cercando di dare agli studenti e di non togliere solo perchè pensano di stare su una cattedra.
La ricerca nn deve essere fatta solo ai fini di se stessi, per riuscire ad aquisire prestigio come docente...la ricerca va fatta sopratutto con la consapevolezza e l'amore di tramandarla ad altre persone affinchè crescano in tutti i sensi.
Ma questo in Italia nn si sà se sarà mai possibbile visto come funzionano i sistemi nelle università, anche se la riforma Gelmini anche se ha tagliato fondi alla ricerca, spero che almeno da questo punto di vista sia utile affinchè nelle università entrino dei veri docenti...anche se comunque ho delle perplessita poichè secondo me dovevano derogare un sistema + efficiente...cioè fare delle selezioni esterne e non interne, o meglio con docenti esterni e in università esterne.
Comunque questo rimane solo un mio pensiero.

Un saluto e a presto

Ado ha detto...

E' vero, la capacità di saper insegnare non dipende dall'esperienza, per certi versi è innata, la si può solo affinare. Una tendenza che ho notato nella mia facoltà (Scienze Politiche a Roma3) è che i professori hanno fatto incetta di corsi tra triennale e magistrale e, dovendo fare lezioni, ricevimento, tesi e ricerca, finiscono per fare alcune di queste cose male o controvoglia. Per quanto riguarda la loro selezione, lo scorso autunno, Giavazzi aveva proposto di basarsi unicamente sulle pubblicazioni importanti, scavalcando così molti inutili concorsi.